Roccalumera – I quattro sindaci impegnati a portare a compimento il progetto dell’Aro “Valle Dinarini”, Domenico Pretipino Pagliara, Sebastiano Foti Furci Siculo, Armando Carpo Mandanici e Gaetano Argiroffi Roccalumera (quest’ultimo comune capofila) sono fermamente convinti che il sistema della raccolta rifiuti “porta a porta” sarà il più conveniente, “Anche sotto il profilo igienico – ha dichiarato il sindaco di Pagliara Domenico Prestipino – perché è nostra intenzione debellare i cassonetti lungo le strade ed i bidoni dalle principali vie, perché deturpano un paese, procurano degrado e sono fonti di fetori. E su questa iniziativa siamo tutti d’accordo”. Nell’ultima riunione che si è svolta tempo addietro al comune di Roccalumera, è stato discusso tra i quattro primi cittadini l’argomento inerente l’elaborazione del progetto, che dovrebbe essere redatto da un professionista esperto. Una volta approvato il progetto si darà incarico ad una ditta specializzata per avviare in tempi brevi la raccolta della spazzatura casa per casa.. “Tutto questo avrà un duplice vantaggio – ha spiegato il sindaco di Roccalunera Argiroffi- e cioè da un lato il paese sarà più pulito e dall’altro lato ci sarà un risparmio nella spesa di gestione del servizio di almeno il cinquanta per cento. Cioè avremo i quattro paesi più puliti ed ordinati ad un costo più basso di quello attuale”. Sino a questo momento i comuni della fascia jonica sono stati gestiti, nella raccolta dei rifiuti, dall’Ato, che avrebbe dovuto anche provvedere alla pulizia delle stradei. Ma pare non sempre è stato così, soprattutto per Roccalumera. Difatti il sindaco del tempo, Gianni Miasi, ha intentato causa all’Ato perché sarebbero saltati alcuni punti cardine del contratto, come la pulizia del paese (scopare e ramazzare le vie del centro), più il lavaggio dei cassonetti, che dovevano essere anche e disinfettati, ed altri accorgimenti che secondo l’ex sindaco di Roccalumera non sarebbero stati rispettati. Adesso però il discorso cambia. La raccolta dei rifiuti nei quattro comuni di Valle Dinarini viene direttamente gestita da Pagliara, Furci, Mandanici e Roccalumera, che insieme sceglieranno le modalità per portare a compimento il progetto. Anche i sindaci Sebastiano Foti ed Armando Carpo sono su queste direttive. Quest’ultimo ha fatto un po’ il quadro delle spese necessarie per mettere in funzione la macchina organizzativa: “Ogni comune ha pagato una quota per abitante ed abbiamo raccolto circa diecimila euro. Con questa somma daremo incarico ad un libero professionista esperto nella gestione e smaltimento dei rifiuti, per la progettazione di un piano raccolta ottimale, che sarà poi inoltrato alla Regione Siciliana. Speriamo nel giro di quindici giorni di poter dare questo incarico e così mettere in funzione tutti gli adempimenti necessari”. Per il sindaco di Furci Siculo, infine ancora non si hanno le idee chiare per chi deve avviare le procedure per la gara d’appalto: “A tuttoggi – ha spiegato Sebastiano Foti – non sappiamo ancora chi è legittimato a indire la gara d’appalto, cioè se dovrà essere la Regione oppure noi dell’Aro “Valle Dinarini”, per cui stiamo aspettando precise indicazioni”. Si spera che questa lentezza burocratica, per altro dovuta anche al delicato momento politico che sta attraversando il Governo siciliano, non ritardi più del dovuto il progetto relativo alla raccolta dei rifiuti porta a porta.