Pagliara – Gli amministratori di dieci comuni che fanno parte dell’Aod n. 2 (Area Omogenea Distrettuale) si sono incontrati nella sala delle adunanze di Pagliara (comune capofila) per deliberare sul piano si zona 2013-2015 che dovrà essere inoltrato alla Regione Siciliana entro il 31 marzo, per consentire all’ufficio regionale l’istruttoria e la successiva valutazione. Si tratta di spalmare 826 mila euro, in questi dieci comuni, per aiutare e favorire le fasci più deboli (minori e anziani in difficoltà) in tre anni. Somma elargita dal Fondo Nazionale Politiche Sociali di cui all’art. 20 della legge 328/2000. Tre sono i sub ambiti in provincia che dovranno portare avanti questo progetto. L’Area Omogenea Distrettuale n. 3 riguarda la città di Messina, la n. 1 la zona tirrenica (capofila Villafranca Tirrena) e la n. 2 la zona jonica, che abbraccia dieci comuni, con, capofila Pagliara. Alla riunione che si è tenuta ieri sera nel centro collinare sono intervenuti i sindaci Gianfranco Moschella (Scaletta Zanclea), Peppe Marino (Alì Terme). Pietro Fiumara (Alì), il vice sindaco Maria Vera Scarcella (Furci Siculo), il vice sindaco Giovanni Faudale (Itala), l’assessore Miriam Asmundo (Roccalumera) e l’assessore Giuseppe Briguglio (Mandanici). Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Pagliara, Domenico Prestipino, coadiuvato dall’assessore Giuseppe Garufi. Non hanno partecipato ai lavori gli amministratori di Nizza e Fiumedinisi. E’ la prima riunione organizzata dal comune capofila e a giorni ce ne sarà un’altra, visto che i tempi stringono e che saranno premiati dalla Regione i distretti più solerti nella presentazione degli atti. Durante la riunione sono intervenuti Domenico Prestipino, che ha dato il benvenuto ai presenti, il sindaco di Scaletta Gianfranco Moschella, di Alì Pietro Fiumara e via via gli amministratori di Roccalumera, Furci Siculo, Itala e Mandanici. In apertura dei lavori ha relazionato la dott. Caterina Ceruso, assistente sociale, che ha spiegato le linee guida per l’attuazione del piano socio-sanitario, Una volta approvato il piano di zona, la somma assegnata sarà trasferita in tre tranche al comune capofila. Nove le sezioni di intervento, ma sono solo sei quelle specifiche su cui dovrebbe muoversi l’Aod n.2: povertà, anziani, dipendenze, disabili, immigrati, famiglia (minori e giovani). L’individuazione della sezione che presenta più criticità dovrebbe convogliare l’azione dei dieci comuni associati. La somma assegnata dalla Regione per questo Piano di Zona è un po’ irrisoria per soddisfare le esigenze degli aventi diritto nei dieci comuni che vanno da Furci Siculo a Scaletta Zanclea, passando per Roccalumera, Mandanici, Nizza di Sicilia, Fiumedinisi, Alì, Alì Terme, Itala e Pagliara, quest’ultimo, come detto, comune capofila. Spalmare 826 mila euro in tre anni in questi dieci centri per dare aiuto e sostegno alle famiglie povere e agli anziani, disabili e giovani in difficoltà, sicuramente non si riuscirà a centrare tutti gli obiettivi prefissati.