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lunedì, Settembre 22, 2025
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Cantieri servizio, attesa snervante

SANTA TERESA DI RIVA – La grande attesa per i cantieri di servizio che stentano a prendere il via sta tenendo in fibrillazione disoccupati ed inoccupati che aspettano di essere chiamati per cominciare il lavoro previsto e potere poi percepire alla fine dei novanta giorni, i 600 euro al mese stabiliti come retribuzione. E naturalmente non mancano le polemiche ed il malcontento di chi inevitabilmente ne è rimasto fuori. A Santa Teresa di Riva sono state presentate 234 istanze che hanno messo l’amministrazione comunale in difficoltà perché, come ha anticipato il sindaco Cateno De Luca, “potranno essere soddisfatte soltanto una settantina di richieste”. Quindi, nonostante tutto si sia svolto nella massima trasparenza, è inevitabile che ci sia un piccolo plotone di scontenti. Gli undici programmi di lavoro per i cantieri di servizio finanziati dal dipartimento regionale al lavoro per Santa Teresa di Riva, per 90 mila euro complessivi, riguardano progetti per la “manutenzione pulizia strade” (4 trimestri), “verde pubblico (3), “pulizia spiaggia” (1), “servizi sociali” (2), “servizi culturali” (1). Ma ancora non partono. Il perché lo abbiamo chiesto al dirigente generale dell’assessorato regionale al Lavoro, Anna Rosa Corsetto: “Siamo abbondantemente pronti – ha spiegato – i ritardi non sono dipesi da noi. Io stessa ho dato disposizione agli uffici di cominciare ad erogare i finanziamenti a quei comuni che hanno già tutta la parte burocratica in regola con le linee esposte dalla Regione”. La palla passa quindi ai Comuni. “L’avvio della intera operazione dipende adesso da loro – spiega la Corsello – cioè dalla celerità con la quale le amministrazioni locali pubblicheranno le graduatorie dei soggetti selezionati e svolgeranno l’iter burocratico”. Ed i Comuni non riceveranno i finanziamenti fino a quando non avranno completato la trafila burocratica. “Non è una scelta a caso – aggiunge la Corsello – perché non vogliamo gravare sul bilancio dei comuni e perché vogfliamo evitare fastidiose operazioni di recupero delle somme inutilizzate”. All’assessorato non vogliono gettare al vento nemmeno un euro dei cinquanta milioni destinati a questo progetto dei cantieri di servizio che nasce con l’intento di tendere una mano d’aiuto alla povertà occupando complessivamente in tutta la Sicilia circa ventimila inoccupati e disoccupati, in piccole opere di welfare. Certo non sono la risposta alla grande richiesta di occupazione che affligge la Sicilia, ma per molti quei 600 euro al mese per tre mesi costituiranno una boccata di ossigeno. Ma faranno anche bene a non illudersi che dopo quei tre mesi ci possano essere altre prospettive di assistenza. Né, per chi amministra, pensare a ricavarne un vantaggio in termini elettorali, visto che tra tre mesi si vota per le amministrative in molti comuni e questi ritardi nell’avvio potrebbero maliziosamente sfociare nel più bieco clientelismo elettorale. E già qualcuno comincia a “contestare” le graduatorie. “A prescindere dalla fondatezza delle proteste – precisa il sindaco di S.Teresa, Cateno De Luca – le verifiche vanno fatte. Perché in tempi di crisi e di povertà nelle famiglie, vogliamo dare una certezza in più e non una in meno a tutti coloro i quali hanno partecipato al bando dei cantieri di servizio. Sia che risultino inclusi così come esclusi dalle graduatorie”. Gli uffici comunali e l’apposita commissione hanno già verificato la non corrispondenza al vero di diverse domande e alla fine verrà redatta e resa pubblica una graduatoria che spiegherà per ogni singolo caso le ragioni dell’accoglimento o dell’esclusione.

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