Furci Siculo – Oltre al sindaco Sebastiano Foti, anche il presidente del consiglio Gianluca Di Bella ha rinunciato all’indennità di carica. Il motivo è uno: contribuire ad impinguare le deficitarie casse comunali, ma soprattutto dare aiuto alle famiglie bisognose di Furci. In media il primo cittadino dovrebbe percepire oltre duemila euro al mese, mentre l’indennità del presidente del consiglio ammonterebbe a circa 700 euro al mese. Complessivamente, il sindaco Foti e il presidente del consiglio Di Bella, lasceranno annualmente nelle casse del comune circa 35 mila euro. “Con questa somma – ha dichiarato il sindaco – possiamo fare tante cose, senza gravare sul bilancio comunale. Tale somma intanto sarà spalmata sui vari capitoli culturali e dello sport. Per esempio – ha detto ancora Sebastiano Foti – serviranno per finanziare qualche attività sportiva, oppure per organizzare delle gita per gli anziani o per integrare l’assistenza sociale”. Quello di rinunciare all’indennità di carica è stato un impegno assunto durante la campagna elettorale. Impegno mantenuto e che sicuramente si protrarrà fino al 2017, anno di scadenza del mandato. I quattro assessori in carica hanno fatto capire, invece, che non rinunceranno a quanto stabilito per legge. La rinuncia all’indennità di carica da parte del sindaco Foti e del presidente del consiglio Di Bella servirà anche per rafforzare i servizi in difesa degli anziani e dei meno abbienti. “E’ mia intenzione impegnare la somma ai fini culturali e alle associazioni del luogo – ha dichiarato Gianluca Di Bella, che ha rinunciato per iscritto alla sua indennità – però mi sto attivando per dare un sostegno alle famiglie povere, cioè a quelle che si dibattono giornalmente tra disagi economici e sopravvivenza”. Non è la prima volta che la giovane amministrazione Foti porta avanti questo progetto, cioè di dare sostegno a quanti non hanno la possibilità quotidiana di un piatto caldo. Per cui c’è da sperare che in futuro questo iniziativa possa essere realizzata.