26.6 C
Santa Teresa di Riva
domenica, Settembre 21, 2025
HomeAttualitàMessina: Notte della cultura, con cena "Antonelliana" a 10 euro.

Messina: Notte della cultura, con cena “Antonelliana” a 10 euro.

Messina – Ritorna nella città perloritana, dopo qualche anno di stasi, “La Notte della Cultura”, organizzata dall’amministrazione comunale. La manifestazione di quest’anno è dedicata al pittore locale del quattrocento “Antonello da Messina”. L’evento, il cui costo è di circa 14 mila euro, avrà come palcoscenico le strutture culturali della città messinese. Si parte nel pomeriggio di sabato 15 febbraio per giungere fino all’inizio della notte della domenica. Centro propulsore della manifestazione è il Palacultura. Coinvolti anche il Museo regionale, la Biblioteca regionale universitaria “G.Longo”, Forte San Salvatore, Monte di Pietà, la Provincia regionale di Messina, il Convento San Placido Calonerò, i Licei Seguenza e Maurolico, l’Istituto Annibale Maria di Francia, la parrocchia Santa Caterina, SS Annunziata dei Catalani, Santuario santa Maria del Carmine, Chiesa Oratorio della Pace (o delle Barette), Chiesa Valdese, Villa Cianciafara (Zafferia), Tomba di Antonello (inizio visita ore 18.00), Teatro Vittorio Emanuele, Largo San Giacomo, Magika, le librerie Feltrinelli, Mondadori, Ciofalo, Doralice. Chi lo vuole, durante la serata, potrà seguire il Tour Antonello con dei collegamenti e visite ben precise. Previsto pure un MENU’ANTONELLIANO con il prezzo stabilito da ciascun ristoratore. Al Palaculura, invece, la cena “Antonelliania” sarà preparata dagli studenti dell’Istituto Antonello al costo di euro 10.00. Per portare alla luce la tomba di Antonello, però, le istituzioni stanno a guardare, mentre ricercatori e studiosi tentano di accelerare i tempi di questo atteso evento. Nato nel 1430, nella città peloritana, Antonello, dopo aver peregrinato per l’Italia con una tappa importante e fondamentale a Venezia, morì nella stessa città dello Stretto, nel febbraio del 1479. E’ stato, nel XV secolo, esponente di spicco della pittura siciliana, ma anche nel resto dell’Italia il suo modo di esprimersi ha lasciato dei segni indelebili. Nel suo testamento, redatto prima di morire, chiese ai suoi familiari di essere sepolto in un saio monacale. La sua tomba è stata individuata, nella città peloritana, nella chiesa di Santa Maria di Gesù Superiore, nella zona di Ritiro. Ad oltre cinque secoli dalla sua sepoltura, studiosi e ricercatori hanno accentuato l’impegno con l’intento di localizzare la tomba che dovrebbe essere posta all’interno dell’antica struttura religiosa, però, ad una notevole profondità. Tutto ciò comporta l’attivazione degli scavi con dei costi che le istituzioni locali e non, non riescono a supportare. Così, i ricercatori volontari, dopo aver pulito l’area in cui sarebbero state tumulate le spoglie del pittore messinese, continuano senza soste la loro attività nel tentativo di trovare dei fondi (anche attraverso sponsorizzazioni) per potere iniziare gli scavi e svelare un mistero che ormai dura da oltre 5 secoli. In questo contesto, i ricercatori pare che abbiano fatto appello pure alla sensibilità della “Coca Cola” e sono in attesa di una risposta. Per valorizzare l’area dell’antico Monastero S.Maria di Gesù Superiore, luogo in cui avrebbe trovato sepoltura Antonello da Messina, è in atto pure una donazione attraverso un bonifico sul C/C bancario intestato a: Trapper, soc. Coop. Sociale Onlus – UniCredit Private Banking.

I piu' letti