Dopo lo scorso venerdì nero, con il pagamento per i titolari dell’abitazione principale della Mini Imu, gli effetti della pressione fiscale continuano ad essere orribili per i contribuenti. Le tasse non finiscono mai. Alcuni sindaci, circa 2000 su 8000 mila, hanno deciso di incrementare le entrate del proprio comune con l’aumento dell’addizionale Irpef 2013. Gli effetti cominceranno a farsi sentire nelle prossime buste paghe, in quanto l’imposta si paga in 11 rate nell’anno successivo a quello di riferimento. L’aliquota massima, 0,8% sarà applicata da 267 comuni. S. Teresa di Riva come nelle grandi città Genova, Torino, Roma il livello dell’imposta è al massimo, mentre a S. Alessio era un’illustre sconosciuta adesso graverà sui bilanci familiari. Nessuna esenzione per i redditi bassi. La scelta di utilizzare più aliquote, a seconda del reddito, è stata adottata da diversi Comuni, tra cui Arezzo (soglia di esenzione a 13.500 euro), Lecco, Reggio Emilia e Pavia (esenzione fino a 15 mila euro), Lucca (fino a 14 mila), Santa Margherita Ligure (fino a 40 mila euro), Venezia fino a 20.100 euro). Imboccata la strada dell’aumento a S. Teresa e S. Alessio senza nemmeno aggiungerci un’esenzione per le fasce di reddito più basse o uno scaglionamento sempre in base al reddito. Gli alessesi, con la delibera del 2 ottobre 2013, sono a conoscenza del tributo locale fissato nella misura del 4%. Facciamo degli esempi per capire gli effetti delle nuove aliquote. Un contribuente alessese con un reddito di euro 26.399,00 sarà costretto a pagare la somma di 106,00, mentre fino al 2012 era esente da questa imposta, introdotta nel 1978. Considerando lo stesso reddito per un residente a S. Teresa l’aumento sarà di 13 euro. In sostanza gli aumenti non finiscono mai dalla Mini Imu, passando per la Tares, all’Addizionale Irpef, in attesa di conoscere gli effetti della Iuc (Imposta Unica Comunale). Non sono soggette all’Irpef quelli che sono già soggetti alle imposte sui redditi delle persone giuridiche, e quelli che possiedono solo redditi esenti Irpef (o redditi soggetti a tassazione separata) e contribuenti che possiedono un reddito imponibile Irpef inferiore alle soglie minime contemplate.