SANTA TERESA DI RIVA – Svincolo di S.Teresa. Il sindaco di Santa Teresa, Cateno De Luca, è ottimista tanto da dichiarare, alla conclusione dell’incontro di ieri che “il presidente del consorzio ha detto si alla nostra scelta progettuale”, confermando che lo svincolo costerà meno di 10 milioni, e che sarà finanziato con i soldi recuperati con la lotta all’evasione fiscale e il resto con un mutuo. Niente più tassa di scopo, quindi. Più cauto, invece, il presidente del Consorzio per le autostrade Siciliane, Rosario Faraci, che abbiamo sentito al termine dell’incontro: “Noi non dovevamo oggi dire si o no, i nostri tecnici dell’ufficio progettazione hanno visionato gli elaborati e le soluzioni proposte dal comune di S.Teresa di Riva, le hanno confrontate con i progetti che avevamo già noi, hanno ritenuto di dover suggerire delle modifiche, vedremo in prosieguo. Chiarisco a chiare lettere che oggi non abbiamo dato alcun si. Il via libera alla progettazione era stato dato già da tempo, oggi si sono confrontati gli elaborati. Non c’è altra chiave di lettura. Comunque posso dire che siamo a buon punto, quasi in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la parte che ci compete. Poi sarà il sindaco di Santa Teresa a dovere procedere oltre per ottenere il via libera definitivo dal ministero”. Incontro interlocutorio, quindi, il terzo sulla via della realizzazione dello svincolo per il quale il sindaco De Luca ritiene di potersi sbilanciare, annunciando l’appalto dell’opera entro dicembre 2014. Molti dubbi si palesano: appalto senza soldi, o con fondi “virtuali”? Dopo l’incontro di ieri il crono programma del sindaco intanto si allunga di un mese: entro il 20 febbraio il prossimo incontro al Cas che lui pronostica definitivo e poi entro fine febbraio la spedizione romana al Ministero per il via libera al progetto preliminare. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, messa in soffitta la tassa di scopo che ai santateresini non era andata giù, ora si punta sui fondi recuperati dalla lotta all’evasione fiscale (circa 5 milioni) e sulla nuova capacità di indebitamento del comune “che grazie ad una gestione oculata delle risorse – spiega il sindaco – ha la possibilità di accedere a mutui per dieci milioni”. Ma anche su queste nuove soluzioni c’è qualche perplessità. Le somme recuperate con l’evasione fiscale non possono essere dirottate, se non utilizzate per abbassare le tasse che a Santa Teresa di Riva hanno toccato dimensioni insopportabili. Quindi anche su questa scelta non è difficile pronosticare un fuoco di sbarramento. Per quanto riguarda l’accezione di un mutuo, siamo sempre là: dovranno essere sempre i cittadini di Santa Teresa a finanziare lo svincolo. Se non è tassa di scopo è un mutuo, se non è mollica è pan grattato. Al vertice al Cas con il presidente Rosario Faraci ed il vice presidente Nino Gazzara, il comune di Santa Teresa di Riva era rappresentato oltre che dal sindaco Cateno De Luca e dal presidente del consiglio Danilo Lo Giudice, dai tecnici Ing. Carmelo Trimarchi , arch. Massimo Stracuzzi , ing. Antonio Ferraro, e dal prof. Michele Maugeri.