SANTA TERESA DI RIVA – Contrordine. Niente più tassa di scopo per costruire lo svincolo autostradale della Valdagrò. Si finanzierà con un mutuo e per la parte non coperta, con l’introito derivante dalla lotta all’evasione. E’ l’ultimo annuncio in ordine di tempo del sindaco di Santa Teresadi Riva, Cateno DeLuca, che lo ha ufficializzato nel corso del consiglio comunale in cui ci si occupava di assestamento del bilancio. E proprio questa nuova strada (o autostrada?) è stata inserita, nero su bianco, nella delibera approvata dal consiglio con i voti della maggioranza(9) ed i quattro contrari della minoranza.
I santateresini possono, quindi, fino al prossimo contrordine, tirare un bel sospiro di sollievo. Non dovranno tirare di tasca i dieci milioni previsti per la costruzione dello svincolo con la tassa di scopo che aveva mandato in fibrillazione un intero paese. Ma sarà acceso un mutuo. Che poi, comunque, dovrà essere restituito con i soldi dei contribuenti santateresini. Se non è mollica è pan grattato.
Per intanto l’amministrazione comunale ha ottenuto dal Cas l’autorizzazione a redigere uno studio per la progettazione perliminare. A Messina presso la sede del Cas sono stati definiti i dettagli con il presidente , Rosario Faraci , il vice presidente Nino Gazzara , il direttore generale , Maurizio Trainiti. Il Comune di Santa Teresa di Riva si farà carico di tutte le spese di progettazione (stanziati già 80 mila euro) e naturalmente di realizzazione dello svincolo. Tutto nero su bianco nella delibera approvata dal consiglio di amministrazione del Case notificata nei giorni scorsi in Municipio. Subito dopo il sindaco ha tenuto una riunione operativa con i suoi collaboratori per stabilire il crono programma per studio, progetto e inizio dei lavori. Entro tre anni è previsto il completamento. Lo svincolo, come è noto, ricadrà interamente in territorio di Santa Teresa di Riva, mentre i sindaci degli altri otto comuni della Valle d’Agrò hanno sottoscritto con Santa Teresa di Riva firmato un protocollo d’intesa con il quale si affida al comune rivierasco l’incarico di avviare tutte le procedure sia di progettazione che di finanziamento. Per loro a costo zero.
Ma per l’intera Valle d’Agrò il sindaco ha un nuovo progetto: acquistare tutte le aree demaniali fluviali per farne una promenade con negozi, locali pubblici, strutture attrattive. Una specie di parco dei divertimenti. Ed il Parco dell’Agrò che la valorizzazione culturale e naturistica? Convivranno?