SANTA TERESA DI RIVA – La Tares è solo l’inizio. Poi ci sarà la tassa di scopo per lo svincolo autostradale. E le cartelle per le aree edificabili per le quali sono state già notificati 500 avvisi di accertamento, ed entro il 31 dicembre ne dovranno essere recapitati 1200. E non è finita qui: tra una ventina di giorni sarà pronto il nuovo progetto informatico del comune del quale i creatori raccontano mirabilie. Il sindaco di Santa Teresa di Riva, però, non ci sta a passare alla storia spicciola del nostro comune come “il sindaco delle tasse” e respinge al mittente questo appellativo. “Le tasse le ho dovuto aumentare per pagare i due milioni di debiti lasciati dalla precedente amministrazione” sbotta. Mentre in campagna elettorale aveva promesso che le tasse non le avrebbe aumentate: “non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini” annunciava sulle piazze della sua campagna elettorale. E’ sempre colpa degli altri, quindi. E la Tares al massimo? “Se pagheranno tutti, tutti pagheranno meno”, ormai è il suo tormentone. E snocciola numeri, cifre e percentuali dell’evasione a Santa Teresa di Riva che impressionano persino la carta su cui stiamo prendendo appunti. “Come può andare avanti un comune se i tributi li pagano solo i soliti fessi? Abbiamo fatto il punto della situazione in merito alla individuazione degli evasori dei tributi comunali. La situazione che è emersa è gravissima, ora dobbiamo recuperare oltre sette milioni di imposte,tributi e sanzioni”. Questa, secondo il sindaco, e’ la situazione che è emersa. Aree edificabili: c’e’ una evasione media di circa il 70%, il valore evaso tra il 2007/2012 è superiore ai 2 milioni di euro. Acqua: e’ emersa nel periodo 2007/2011 una evasione media di circa il 30% per un valore complessivo di oltre 700 mila euro. Si procedere con decreto ingiuntivo e distacco dell’acqua; Ici, circa 2000 unità abitative non risultano censite nell’anagrafe tributaria quindi nel periodo 2007/2012 siamo con una evasione media complessiva di oltre il 30% per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro; Tarsu, circa il 30% nel periodo 2007/2012 ha evaso l’imposta per la raccolta e smaltimento della spazzatura per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro; Occupazione suolo pubblico – imposta pubblicità – passi carrabili oltre il 35 % di evasione nel periodo 2007/2012 per un valore complessivo di oltre 200 mila euro; Sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, oltre il 50% delle multe elevate dalla polizia municipale per il periodo 2008/2011 non sono state riscosse per un valore di oltre 600 mila euro. A quello che dice il sindaco si potrebbero aggiungere informazioni che arrivano dalla stessa polizia municipale che potrebbero far schizzare a 1 milione di euro l’importo da portare a ruolo. Ma l’organico dell’ufficio di polizia municipale è quello che è, i pochi addetti sono sotto pressione, c’è il rischio di mandare il servizio in tilt. Ma entro dicembre il lavoro deve essere completato perché la previsione di entrata deve essere inserita nel prossimo bilancio che il sindaco dice di volere pronto per gennaio. Insomma un vero tour del force con l’obiettivo di recuperare sette milioni di entrate. “Il completamento di questo immenso lavoro potrebbe portare ad un aumento delle entrate comunali si circa 1 milione si euro annui, solo così potranno diminuire le imposte comunali per chi li paga già ed aiutare le famiglie che hanno reddito zero. Non conosco altre soluzioni”. Già, e si riducesse la spesa improduttiva? E la Tares? Una tassa, la Tares, che rappresenta la logica conclusione di una politica comunale della gestione dei rifiuti inefficace. Una tassa esorbitante e insopportabile per la cittadinanza, così come insopportabile è il tasso di evasione, fenomeno che va combattuto da subito. Ma il danno più grave per i cittadini è il mancato avviamento del al servizio di raccolta della differenziata ’porta porta’. Il resto sono esercizi palliativi.