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venerdì, Luglio 11, 2025
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Gianni Miasi: “Esiste ancora la democrazia?”

Cari amici lettori ho da proporVi una riflessione alquanto allarmante e cioè se la caduta del comunismo abbia ucciso,per paradosso,la democrazia. Fino a quando imperava il comunismo il mondo era diviso in due aree ben delimitate: da un lato la galassia comunista, con le sue limitazioni della libertà ( di parola, di viaggio, di dissenso) e dall’altro il mondo occidentale in cui la libertà ( di espressione,di voto, di viaggio, di religione, di modo di pensare ecc.) e con essa le democrazia, erano garantite a tutti e dove il rispetto per la intimità della persona ( privacy) era sacro. Le intercettazioni le poteva disporre solamente la magistratura e solo dietro il preventivo consenso di un altro magistrato. In questi giorni leggiamo su tutti i giornali che le nazioni europee, senza eccezioni , più di tutte l’Italia, sono state intercettate dagli Stati Uniti, campioni mondiali della democrazia ( a parole). Per la verità l’Italia è intercettata anche dalla Russia e dalla Cina, oltre che dalla Germania ( la quale a sua volta è spiata) dall’Inghilterra e via di questo passo. E’ ragionevole pensare che dal Presidente della Repubblica al più giovane consigliere comunale del più piccolo comune d’Italia, dal potente manager di Stato ai politici tutti, financo il Papa , i cardinali e via di questo passo,siano ( o siamo) tutti spiati. Sui giornali o in televisione, fateci caso, non ho visto o sentito nessuno tra i nostri politici ( Letta, Renzi, Grillo, Berlusconi, e via di questo passo) elevare una protesta forte e vibrata contro coloro che violano la nostra intimità,la nostra democrazia e la nostra sovranità . La ragione, a mio avviso, è semplicissima; chi spia sa tutto di loro e li può ricattare in qualsiasi momento: meglio starsene zitti e fare finta di nulla. In pratica non contiamo nulla. Per tutti noi comuni mortali la questione è altrettanto seria : è come se un impiccione molesto si intrufolasse a casa nostra e ascoltasse, senza autorizzazione alcuna, i nostri discorsi, anche i più intimi, i nostri commenti, insomma sappia come la pensiamo e ci tenga sotto controllo. Tanti anni fa un grande scrittore, si chiamava Orwell, scrisse il libro “ Il Grande Fratello” nel quale si ipotizzava un governo che spiava tutti e che pretendeva da tutti l’uniformità di comportamento. Ancora non siamo giunti a questo livello ma, se non reagiamo facendo sentire la nostra voce, e la nostra indignazione,anche sui siti,su facebok, su twitter e su tutti i mezzi di comunicazione,prevedo per tutti noi la perdita della libertà . E la democrazia ?, direte Voi. Vedrete che,continuando di questo passo, prima o poi a qualcuno verrà l’idea di abolirla anche formalmente: naturalmente direbbe che è per il nostro bene e qualche altro, magari, ci convincerebbe che è bene così.

Cordiali saluti.

Gianni MIASI

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