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venerdì, Luglio 11, 2025
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Roccalumera, il consiglio all’unanimità ha approvato lo stato di calamità.

Roccalumera – Per la prima volta maggioranza ed opposizione si sono trovati d’accordo. La fattiva collaborazione è stata manifestata durante la riunione consiliare di ieri sera, convocata dal presidente arch. Antonio Garufi per trattare e deliberare su un solo argomento: dichiarare lo stato di calamità dopo la grandine dell’undici ottobre scorso, che ha “bruciato” la raccolta delle olive, delle castagne e degli agrumi, tra cui il limone Interdonato. “Siamo stati tutti uniti e compatti nell’interesse della cittadinanza” ha dichiarato Garufi a conclusione dei lavori. L’intervento dell’amministrazione comunale nel chiedere agli organi competenti lo stato di calamità è stato illustrato dal presidente del consiglio, che ha spiegato i tanti danni subiti dai proprietari terrieri, coltivatori diretti, famiglie e liberi cittadini con la grandine dell’11 ottobre scorso. Rita Corrini capogruppo dell’opposizione si è dichiarata in piena sintonia con l’iniziativa della maggioranza, suggerendo però ulteriori approfondimenti. Sull’argomento è intervenuto pure il consigliere Cosimo Cacciola che ha tratteggiato il provvidenziale intervento dell’amministrazione Argiroffi, che ha provveduto tempestivamente a far svuotare il letto del torrente Allume, “evitando così una possibile esondazione”. Le fitte piogge e la grandine hanno fatto ingrossare i torrenti del comprensorio, solo che il letto dell’Allume era già a livello dei muri d’argine per cui si poteva intuire un possibile straripamento. Cacciola ha spiegato con dovizia di particolari il provvidenziale intervento dell’amministrazione del sindaco Gaetano Argiroffi, scongiurando così l’allagamento del centro urbano (“com’è successo anni addietro”). Per quanto riguarda lo stato di calamità, le famiglie colpite devo recarsi al comune riempire dei moduli, descrivendo i danni subiti e la località.

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