SANTA TERESADI RIVA – Il comune di Santa Teresa di Riva è il proprietario dell’edificio che ospita i due licei. Lo aveva annunciato il sindaco De Luca nel corso dell’incontro tenutosi martedì scorso con il commissario alla Provincia Filippo Romano, al quale venivano sollecitati interventi per ripristinare l’agibilità della palestra dei due licei chiusa per un (presunto?) cedimento strutturale, dal febbraio scorso. Sembrava una “boutade” (una delle tante) del primo cittadino che ama l’iperbole per stupire i suoi interlocutori. Invece, carte alla mano, rinvenute nel polveroso ma ben tenuto archivio comunale, si è scoperto che il progetto per l’edificio dei licei è ancora”ufficialmente”di proprietà del comune di Santa Teresa di Riva come risulta dalla visura catastale effettuata la settimana scorsa, in cui l’immobile è nella disponibilità del comune di Santa Teresa perché in 23 anni la Provincia non ha provveduto alla voltura presso l’Ute di Messina per il passaggio a proprio nome dell’immobile (come si legge nel verbale di consegna del 22 febbraio 1990). Tutti gli atti rinvenuti nell’archivio del comune di Santa Teresa di Riva saranno presentati, raccolti in una cartellina rossa, lunedì al commissario Romano con il quale in mattinata è fissato l’incontro proprio per metterei puntini sulle i di questa vicenda che pare proprio uscita dalle pagine di un racconto di Pirandello. Un po’ di storia: nel 1955 la giunta (sindaco il comm. Angelo Trimarchi) approvava il progetto redatto dall’ing. Giuseppe Trimarchi, per la somma complessiva di 82 milioni di lire. Nel 1962 arriva il via libera della cassa depositi e prestiti per il mutuo di 46 milioni di lire. Con la legge regionale del 1986 la Provincia assumeva, tra le altre cose, le competenze sugli istituti superiori. Nel gennaio del 1990 veniva redatto il verbale di consistenza dell’immobile, ed il mese successivo redatto il verbale di consegna a cui la Provincia avrebbe dovuto far seguire tutti gli atti consequenziali. Non fu così perché nel 1994 l’edificio risulta nell’inventario dei beni patrimoniali del comune (delibera di giunta n. 22 del 15 marzo, sindaco Nino Bartolotta) “per una superficie coperta di circa1.103 mq ed una superficie non coperta di 1.507 mq. per una volumetria di circa 11 mila metri quadrati per un valore di 4 miliardi di lire”. “Il comune di Santa Teresa di Riva – dice il sindaco – è pronto a farsi carico delle spese di ripristino della palestra vergognosamente tenuta chiusa da dieci mesi”. Ed aggiunge, tanto per farsi capire meglio: “Il comune di S. Teresa di Riva è il proprietario dei licei e dell’annessa palestra e ciò è incontestabilmente provato dalla complessa ricerca degli atti amministrativi risalenti agli anni cinquanta. E’ ovvio che dalla corposa documentazione che sarà prodotta al Commissario della Provincia di Messina il prossimo lunedì 28/10/2013 il comune di S. Teresa di Riva è legittimato non solo ad intervenire sulla messa in sicurezza della palestra, ma ad assumere un ruolo attivo nella inqualificabile vicenda riguardante la realizzazione di un nuovo plesso da destinare ai licei. Mi duole – ha concluso De Luca – assistere per l’ennesima volta ad una vicenda pirandelliana nella quale il soggetto protagonista ha subito, ritenendosi povero, le angherie dell’aguzzino che indebitamente si spacciava per proprietario delle altrui ricchezze”. L’inqualificabile vicenda cui fa riferimento il sindaco è il project financing “fantasma” con il quale doveva essere realizzato un edificio per il liceo scientifico. Ora, per verificare questo “teorema del sindaco”, non resta che aspettare l’incontro di lunedì mattina per vedere quale sarà la replica del commissario alla Provincia, il prefetto Filippo Romano.