Roccalumera – Un violento incendio, di quelli aggressivi e devastanti, ha messo terrore per tutto il pomeriggio di ieri. Anche perché le fiamme, alimentate da un forte vento, si sono propagata in un baleno da una zona all’altra della campagne roccalumeresi, creando ovunque rovine e distruzioni. Un quarto di paese è stato assediato da alte lingue di fuoco, che hanno annientato e incenerito centinaia di alberi, quasi tutti agrumeti ed uliveti. Le fiamme si sono propagate dalla via Collegio, la parallela al campo di calcio, sino alla via Ferrer, circondando il cimitero comunale ed aggredendo un traliccio dell’Enel. L’incendio si è allungato poi dal camposanto fino all’autostrada, lambendo anche il ristorante San Leonardo, bruciando ed incenerendo una superficie di circa otto ettari. Un disastro. Tutti i limoneti, piantati e contivati da diverse egenrazioni, sono andati distrutti. Cento anni di storia cancellata in un’ira. Sul posto sono giunti tempestivamente i vigili del fuoco di Messina, l’autobotte del comune di Roccalumera, due squadre della Forestale , i carabinieri al comando del luogotenente Santo Arcidiacono, i volontari comunali della Protezione civile ed i vigili urbani. Un esercito di persone che ha lottato per ore ed ore prima di circoscrivere e domare le fiamme. I danni, a detta di alcune persone, sono incalcolabili. Tutta la distesa che dal cimitero lambisce la strada ferrata è stata distrutta. Ettari di terreno coltivati a limoneti sono stati inceneriti in un baleno; piante secolari di uliveti inghiottiti in pochi secondi, alberi di frutta distrutti. Una signora, proprietaria di una distesa di terreno, vedendo i suoi agrumeti distrutti dal fuoco, si è messa a piangere. C’è da dire che la zona era anche rinomata perché nelle campagne sovrastanti veniva coltivato il limone verdello, che matura solo in estate, per cui nei coltivatori diretti ed i proprietari di quei terreni si percepiva un comprensibile dolore. Momenti di terrore sono stati vissuti anche quando le fiamme stavano per aggredire il camposanto. Quelli della Forestale hanno fatto muro, spegnendo sul nascere ogni lingua di fuoco. Poi l’incendio si è indirizzato verso alcune case coloniche, in vicinanza del passaggio a livello. Anche qui i vigili del fuoco hanno ammorbidito e poi spento il fuoco con continui gettiti d’acqua. Paura anche per i dipendenti di una azienda, ai margini di via Collegio, quasi vicino il cimitero. Le fiamme dalle campagne circostanti sono penetrate dentro il recinto dell’azienda ed hanno ghermito il materiale in deposito. Per fortuna, anche qui, dopo un po’ di snervante lavoro, il fuoco è stato domato. A lavoro ultimato, dopo ore di sudore sotto il sole cocente di vigili del fuoco, Forestale, carabinieri ed uomini della Protezione civile, si sono contati i danni. Tanti. Una sola considerazione. Dove prima fiorivano ettari di pregiati agrumeti, che davano da mangiare a tante famiglie, adesso c’è una distesa di cenere infinita, un martorio, vicino il cimitero.