Roccalumera – Le ditte che avanzano soldi dal comune saranno tutte pagate. Subito sarà elargito il cinquanta per cento del dovuto e la restante somma entro il 30 novembre di quest’anno. Lo ha reso noto l’esperto del sindaco avv. Carmelo Saitta, che da circa venti giorni sta lavorando su questo progetto, alla luce delle controversie e delle proteste messe in atto da alcuni titolari di ditte locali. “L’amministrazione Argiroffi – spiega l’avv. Saitta – sta comunicando a tutte le ditte creditrici che tra qualche settimana si procederà alla liquidazione delle fatture presentate. Per il momento pagheremo il 50% delle loro spettanze, mentre il saldo avverrà entro il trenta del mese di novembre, e comunque dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2013”. Le 78 ditte interessate dovevano percepire il pagamento delle rispettive fatture ad aprile, termine che è stato spostato poi a luglio e quindi a settembre. Adesso il comune ha inviato loro una lettera per chiarire che i pagamenti saranno effettuati per metà subito e l’altra metà a fine novembre. In tutto, ripetiamo, sono settantotto le ditte che dovranno ricevere soldi dal comune. Si tratta di imprese edili, di commercianti, di ditte impegnate nelle lavorazione terra, professionisti, titolari di aziende e di negozi. Non ci sarà discriminazione. Tutti i creditori avranno pagate le fatture. E in questi pagamenti rientrano anche quelli che da cinque anni, dal lontano 2009, durante l’alluvione che ha colpito Roccalumera e le frazioni di Sciglio e Allume hanno svolto lavori per conto del comune e non sono stati mai pagati. Rientrano pure le ditte che durante le mareggiate del 2010 e 2011 sono accorsi tempestivamente per spalare le montagne di sabbia che hanno invaso il lungomare, paralizzando la circolazione. E qualcuna di queste ditte ha chiuso pure i battenti, perché assalita dalle banche, dove aveva contratto dei mutui. Altri titolari di ditte sono riusciti a resistere alla crisi finanziaria, anche se poi la loro rabbia è esplosa durante i comizi elettorali, quando nel corso dell’ultimo consiglio comunale è venuto meno il numero legale per cui il civico consesso non ha potuto approvare il pagamento delle loro fatture. Come si ricorderà, la stessa sera, con i loro bulldozer e pale meccaniche hanno circondato piazza delle Fabbriche, impedendo il comizio al candidato sindaco dott. Carmelo Stracuzzi. Adesso sembra che tutto sia passato. La nuova amministrazione, capitanata dal sindaco dott. Gaetano Argiroffi ha messo in atto un progetto per saldare tutte le fatture e liquidare tutti i debiti vantati dai 78 creditori. L’avv. Carmelo Saitta, amministrativista ed esperto del settore, si è messo davanti tutte le pratiche, ha spulciato ogni fattura, insieme a Luciano Scala responsabile dell’ufficio ragioneria del comune, e poi ha fatto capire che queste imprese si possono tutte pagare. Ma per arrivare alla prima trance di liquidazione (il 50%) necessita aspettare ancora qualche settimana, mentre per il conguaglio generale bisogna attendere sino al 30 novembre. Nino Ispoto, uno dei 78 titolari delle ditte che vantano soldi dal comune, ha dichiarato: “Finalmente. Io ed i miei colleghi siamo contenti di ricevere i primi soldi dal comune, per dei lavori di pronto intervento (alluvioni e mareggiate) eseguiti negli anni che vanno dal 2009 al 2012. Per avere questi soldi ci siamo rivolti anche al Prefetto di Messina, che ha allertato allora il sindaco di Roccalumera, ma poi vicende politiche hanno impedito al consiglio di approvare l’argomento. Adesso siamo contenti di questa iniziativa dell’amministrazione Argiroffi, che ci liquiderà subito il 50% delle nostre spettante e la rimanente somma entro novembre”. Una boccata d’ossigeno, dunque, per le 78 ditte di Roccalumera che dal 2009 aspettano il pagamento delle loro fatture. “In cassa abbiano 500 mila euro – ha concluso col dire l’avv. Saitta – per cui riusciremo a pagare subito metà dei debiti e la restante somma verrà liquidata entro novembre, dopo l’approvazione del bilancio”. Si chiude così un delicato capitolo della storia politica di Roccalumera, che si tramanda da cinque anni e che è esploso, per fortuna senza gravi conseguenza, con l’occupazione di una piazza, impendendo ad un candidato sindaco di parlare durante le elezioni amministrative del mese scorso.