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giovedì, Maggio 15, 2025
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Nizza, depuratore consortile, revocata l’autorizzazione allo scarico.

Nizza di Sicilia – Il gruppo consiliare di minoranza “Cambia Nizza” ha diramato un comunicato sulla revoca, da parte della Regione, del depuratore consortile. “Dietro la revoca dell’autorizzazione allo scarico di acque reflue depurate vediamo talmente tante inadempienze ed irregolarità che solo la Magistratura potrebbe fare luce”. L’appello a fare chiarezza arriva dai consiglieri comunali di minoranza che invitano il Sindaco Giuseppe Di Tommaso ad aprire il faldone contenente le innumerevoli corrispondenze tra il Comune ed il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei rifiuti e dire tutta la verità ai cittadini. “Abbiamo controllato – dichiarano i consiglieri di Cambia Nizza – il Decreto con cui l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità ha revocato l’autorizzazione allo scarico di acque reflue depurate. Dal carteggio si evince che il problema risale al giugno del 2010, quando i tecnici incaricati al campionamento di refluo hanno evidenziato superamenti dei valori limiti dei parametri BOD5, COD ed Escherichia Coli. Il Comune di Nizza di Sicilia è intervenuto solo a giugno del 2012 con una determinazione in cui si provvedeva a predisporre strumenti utili a sanare la situazione con impegno di spesa pari a Euro 49.500,00. Ora veniamo a sapere, con una determina del Tecnico del Consorzio Depuratore Consortile datata 06/02/2013, quindi dopo lo stop imposto dalla Regione, che non sono stati mai forniti i misuratori di portata ed i prodotti biologici. Nonostante il nostro pressante invito ad un sopralluogo congiunto ed un’apposita interrogazione consiliare (3 luglio 2012), il Sindaco ha sempre rassicurato i cittadini dicendo, alla luce dei fatti, una serie incredibile di bugie. Ora – concludono i consiglieri di minoranza – chiediamo di conoscere direttamente dalla sua voce in che modo sono state smaltite in questi anni le acque inquinate provenienti dal depuratore consortile e dove si stanno smaltendo in questo momento, visto il blocco imposto dal Dipartimento Regionale. Il Sindaco Giuseppe Di Tommaso non può più nascondersi ed è chiamato a dare, almeno ora che il bluff è stato svelato, risposte serie ai cittadini che in cambio del pagamento della tassa sono stati costretti a subire emissioni maleodoranti per scoprire ora che un’enorme quantità di liquami inquinanti sono stati smaltiti irregolarmente a danno della salute dei cittadini. Chiediamo che chi di competenza faccia luce su questo episodio di mal governo, condannando eventuali abusi”. Il gruppo consiliare “CAMBIA NIZZA”

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