SANTA TERESA DI RIVA – Le strade provinciali della Valle d’ Agrò versano in uno stato di degrado che mette seriamente a rischio l’incolumità di chi le percorre. Dalla manutenzione al ripristino della viabilità compromessa da frane e cedimenti, non c’è strada che non richieda attenzione. Dalla S.Teresa – Savoca – Casalvecchio – Antillo (sp 19) -, alla Sant’Alessio – Scifì – Limina – Roccafiorita – Mongiuffi Melia (sp12) alla Santa Teresa – Misserio (sp 23), che sono quelle a più intenso volume di traffico, alla Casalvecchio – Fautarì – S.Carlo (sp 19a) che in alcuni tratti è senza sicurezza, alla Casalvecchio – Misitano – Rimiti (19b), alla bivio – Mitta (sp20), alla bivio sp 23 – Artale. Ed ancora la Sant’Alessio – Forza D’Agrò (sp16), la S.Teresa – SS. Pietro e Paolo d’Agrò (sp17) e la Passo Ranciara – Antillo (sp15). L’elenco del degrado potrebbe continuare con le bretelle e le strade provinciali agricole. Il problema viene continuamente proposto alla Provincia, c’è stato anche un sopralluogo dell’assessore alla viabilità provinciale, Dario La Fauci, con il responsabile della viabilità provinciale jonica del II distretto, geom. Sebastiano Pinto, ne hanno preso entrambi atto, ma è come sbattere contro un muro di gomma. In occasione della sua visita a Casalvecchio Siculo del prefetto Stefano Trotta, c’è stato l’appello degli amministratori che hanno lamentato la viabilità precaria ed i collegamenti che si interrompono ad ogni pioggia. “Ci fanno sentire come figli di un dio minore – dice il presidente del consiglio di Casalvecchio, Pietro Santoro – le nostre strade sono piene di buche eppure non c’è manutenzione. Abbiamo dovuto provvedere con i nostri fondi per rattoppare la bivio provinciale 16 – Mitta, ma è una goccia in un oceano. La Provincia ha abbandonato la Valle d’Agrò e non mantiene le promesse”. Uno sfogo comprensibile di chi ogni giorno deve confrontarsi con le condizioni disastrose delle strade e con le lamentele dei cittadini-automobilisti. Non solo, ma le condizioni approssimative del fondo stradale causano incidenti per i quali la Provincia è chiama a risponderne in sede di risarcimento, come è avviene di continuo.