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sabato, Dicembre 13, 2025
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Tragedia sul campo di calcio. Nessuna prevenzione. Figc e istituzioni assenti

Nuova tragedia in campo scuote il mondo del calcio. Alessio Miceli, un 34enne calciatore del Soleto, si è accasciato sull’erba del campo di Soleto in provincia di Lecce, durante una gara valevole per la 17esima giornata del campionato di Seconda Categoria, contro il Don Bosco Corigliano. L’uomo è stato ucciso, a quanto pare, da un aneurisma. Nonostante tante tragedie, ancora nulla viene fatto per la prevenzione nei campi di calcio. Nessuna iniziativa in merito. I temi della salute assumono un ruolo secondario. Gli obiettivi della Figc a quanto pare sono altri. Continua pure l’inerzia delle istituzioni. Le tragedie sportive degli ultimi anni che hanno addolorato profondamente il mondo sportivo non ha smosso le coscienze della Figc e dei politici. Nel 2012 due eventi drammatici accaduti in Italia hanno scosso il mondo dello sport e l’opinione pubblica: la morte del pallavolista Vigor Bovolenta (37 anni) e del calciatore Piermario Morosini (26 anni). Nello stesso giorno in cui Morosini moriva sul campo di Pescara, a Piacenza sul campo di calcio della Vittorino da Feltre Massimo Proietti, giocatore amatoriale, si salvava da un arresto cardiaco. Oggi sta bene. La differenza tra questi casi è stata appunto l’impiego immediato di un defibrillatore. Adesso quella di Alessio Miceli. Ma nessuna inizativa in tema di salute di calciatori. La Figc Siciliana con in testa il presidente Morgana non hanno cambiato rotta in materia di prevenzione dei calciatori. Con un defibrillatore a bordo campo i giocatori in caso di problemi cardiaci hanno una chance in più. Lo sport in alcuni casi scatena un’artimia fatale. Nel 1982 è stata introdotta in Italia una legge di tutela per il rischio nello sport, che impone una visita obbligatoria annuale di idoneità. Ma questa sicuramente non è efficace. Si pensa solamente a incrementare annualmente il numero della squadre partecipanti ai vari campionati dilettanti. Un esempio è la Figc di Messina, pronta ad esaltarsi al raggiungimento di traguardi legati alle squadre iscritte, ma in tema di prevenzione tanti limiti. Non è cima alle preoccupazioni degli organi federali. Intanto le tragedia continuano. Forse sarebbe ora che in tutti gli impianti sportivi ci fossero attrezzature sanitarie in grado di garantire un soccorso efficace, come il defibrillatore.

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