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mercoledì, Luglio 9, 2025
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Forza D’Agrò: decreto ingiuntivo da 500 mila euro per il depuratore mai realizzato

FORZA D’AGRO’ – Venti anni dopo riaffiora il fantasma del progetto per il depuratore di Fondaco Parrino al servizio dell’abitato di Forza D’Agrò. “Fantasma” perché nonostante i tre miliardi e 340 milioni di lire di lavori appaltati nel luglio del 1990, l’opera, iniziata ufficialmente qualche anno dopo con la realizzazione della condotta sottomarina, non è stata mai completata. Niente depuratore e niente collettore da Forza D’Agrò a Fondaco Parrino. Colpa di “tangentopoli”, ma non solo. Adesso batte cassa la Siaf di Gioiosa Marea che quell’appalto si aggiudicò ma non riuscì completare. Con un decreto ingiuntivo notificato nei giorni scorsi la società “Italfondiario spa”, a cui la Siaf spa ha ceduto il presunto credito, ha chiesto al comune di Forza D’Agrò il pagamento della somma di 487 mila e 503 euro (oltre spese), quale credito maturato per i lavori di realizzazione del sistema fognario e di depurazione. Il sindaco Fabio Di Cara ha affidato l’incarico di opporre il decreto ingiuntivo all’avv. Nino Gazzarra di Messina. Il fantasma di un’opera fantasma riaffiora tra le carte del comune di Forza D’Agrò. I lavori vennero prima bloccati da un privato che si oppose alla realizzazione delle vasche di raccolta del depuratore vicino alla propria abitazione, così come aveva deliberato il consiglio comunale (sindaco cav. Giuseppe Guarnera) il 29 dicembre del 1989, poi da tangentopoli e quindi dal fallimento della Siaf spa decretato dal tribunale di Patti nel 1995. Ancora oggi la parte sud dell’abitato di Forza D’Agrò è senza depuratore mentre la zona nord scarica in quello di Sant’Alessio Siculo. Venitrè anni dopo quell’appalto, oggi si batte cassa.

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