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giovedì, Maggio 1, 2025
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La statale 114 martoriata dai “troppi” lavori in corso

La statale 114 da Scaletta a S. Alessio è martoriata da troppi lavori in corso, che ad oggi, non si sa quando finiranno. L’impressione è che la riviera jonica sia abbandonata a se stessa. Un esempio di inefficienza lo è certamente Capo S. Alessio. Nell’ aprile 2011 una massa imponente di fango e terra, a seguito di un violento nubifragio, scivolò sulla carreggiata rendendo intransitabile la strada per parecchi giorni. Da allora, solo interventi tampone, con la conseguenza che la zona non è mai stata messa in sicurezza. E’ chiaro a tutti, tranne alle istituzioni, che al primo temporale potrebbe venire giù l’intero costone. Andando per ordine, e partendo da Scaletta Zanclea, sulla Nazionale vi è una deviazione di circa 200 metri, nei pressi del torrente Divieto. Altra complicanza percorrendo la statale, si registra sul Ponte Nisi, che collega Alì con Nizza di Sicilia, dove da circa sei mesi si marcia a senso unico alternato, regolato da un impianto semaforico. La situazione qui è scoraggiante, in quanto non si trovano i fondi per ripristinare il viadotto e quindi, da quanto riferito dal Genio Civile, il momento di empasse durerà almeno fino ad agosto. La nota positiva, è che nel mese di aprile, partiranno i lavori per la costruzione di una nuova bretella che di fatto, potrebbe considerarsi a tutti gli effetti una valida alternativa. Arriviamo ad un altro ponte, quello sul torrente Agrò, anche qui, si transita a senso unico alternato, con la carreggiata che per ragioni di sicurezza è stata ristretta. Infine, la “telenovela del sottopasso ferroviario” di S. Alessio, dove la ditta incaricata, sbaglia i lavori con il risultato che due mezzi pesanti che marciano in senso inverso non riuscirebbero a passare contemporaneamente . Quello che è successo è rivelatore , e fa capire che spesso, non è una questione di soldi, ma di imperizia e menefreghismo degli enti preposti, i quali, questo per la cronaca,  all’interno dei loro CdA, hanno dirigenti che guadagnano migliaia di euro al mese. A corollario, la strada in contrada Spisone nei pressi di Mazzarò, dove per uno smottamento è stata più volte chiusa creando molte difficoltà a tutti i residenti.

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