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sabato, Giugno 7, 2025
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S.Teresa, recupero dei borghi. Città libera: puntare sul bando regionale

SANTA TERESA DI RIVA Il gruppo consiliare di “Città Libera” ha sollecitato l’amministrazione comunale a partecipare al bando dell’assessorato regionale alle risorse agricole per l’acquisizione di fondi europei nell’ambito del Psr Sicilia per lo “sviluppo e rinnovamento dei villaggi”, misura 322, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 18 maggio. Nel mirino la valorizzazione di alcuni borghi in stato di abbandono che meritano di essere recuperati e valorizzati, a cominciare dall’antico quartiere Catalmo, con il borgo antico e la torre saracena. Il borgo Catalmo, posto sulla sponda sinistra del torrente Agrò, per esempio, rientra nella tipologia prevista dal bando, e sarebbe una opportunità per valorizzare questa porzione di territorio anche sotto l’aspetto turistico oltre che del recupero architettonico dell’antica torre di avvistamento. La tutela e la valorizzazione di questo patrimonio può fornire valore aggiunto agli interventi volti a migliorare l’attrattività dei territori sia per le popolazioni residenti, che per le imprese e i fruitori esterni. «Il territorio rurale di Santa Teresa – spiega il consigliere Sebastiano Pinto – è ricco di emergenze storico-architettoniche cosiddette minori (borghi, edifici rurali ed elementi correlati), il cui pregio risiede nella tipologia costruttiva e nei materiali utilizzati (ricorso all’impiego della pietra lavorata, del mattone fabbricato artigianalmente, del legno massiccio). Molte di tali strutture sono attualmente in stato di abbandono». Il loro recupero e la loro valorizzazione comporta, infatti, costi di investimento elevati, che risultano spesso insostenibili in riferimento ai redditi conseguibili con le attività di destinazione. L’amministrazione comunale di S. Teresa, sotto la gestione Morabito, ha già avuto finanziato il progetto per la valorizzazione delle frazioni di Misserio e Fautarì anche se, rispetto alla richiesta di circa 610 mila, l’assessorato regionale alle risorse agricole e alimentari ha finanziato una spesa complessiva di 580.368 euro. La progettazione è stata affidata, mediante procedura negoziata, all’arch. Giuseppe Giunta di Misterbianco, scelto tra cinque offerte pervenute nei termini.

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