Francesco Calì, poi meglio noto come “Franz”, nacque il 16 Maggio 1882 a Riposto (CT); di famiglia benestante, si trasferì per motivi di studio in Svizzera ove fu notato dai dirigenti del F.C. Zurigo. Il calcio era ancora pionieristico, ma le sue gesta sportive non passarono inosservate e dopo l’esperienza nel club zurighese, fu tesserato per l’allora più prestigioso F.C. Geneve. Giocò da centravanti cinque partite con la maglia della nazionale elvetica, finché terminati gli studi tornò in Italia, a Genova, ove vestì le casacche prima del Genoa e poi dell’Andrea Doria, squadra dalle cui costole in futuro nascerà la Sampdoria. Negli anni arretrò di posizione in campo e passò a fare il terzino. La nazionale italiana di calcio giocò la prima partita della sua storia a Milano il 15 Maggio 1910, battendo la Francia per 6-2. Capitano in quella contesa fu appunto Francesco Calì, che giocherà un’altra partita nella rappresentativa maggiore, ancora con la fascia di capitano, a Budapest contro l’Ungheria. Conclusa la carriera di giocatore, ricoprì tutti gli altri ruoli possibili nel mondo del football, divenendo arbitro, dirigente sportivo, consigliere federale e anche allenatore. Partecipò al primo conflitto bellico mondiale, riportando finanche due ferite alle gambe. Morì a Genova il 3 Settembre 1949. La città di Riposto gli ha intitolato una via, a pochi passi dal campo sportivo “Averna”, ove si esibisce la Russo Sebastiano Calcio, nella frazione di Torre Archirafi.