Nove e sette anni di reclusione, pene decise per un padre e una madre di S. Teresa di Riva che secondo l’accusa hanno devastato i loro due figlioletti. Alla sbarra un padre di 34 anni e una madre di 41 anni originari di Messina ma al tempo dei fatti residenti in Santa Teresa di Riva. L’accusa è quella di aver palpeggiato i due figli tra il luglio e l’agosto del 2005. Una storia venuta fuori per i continui litigi tra i due coniugi, con l’affidamento dei bimbi ad altre famiglie, e il percorso mentale a ritroso dei due piccoli nel raccontare di strane attenzioni subite dai genitori. Un incidente probatorio celebrato per riannodare i fili della memoria, le dichiarazioni delle assistenti sociali, le consulenze psicodiagnostiche dei periti, perfino i disegni dei piccoli abusati, oggi due ragazzi. Ieri il difensore dei genitori, l’avvocato Antonino Bongiorno, ha puntato tutto sul fatto che le visite mediche all’epoca non hanno fatto emergere alcun segnale degli abusi e i disegni dei piccoli non sarebbero stati interpretati nella giusta maniera. Per i due genitori il pm Federica Rende aveva richiesto rispettivamente nove anni (a carico del padre) e sette anni (a carico della madre), in questo caso i giudici hanno aderito in toto alle richieste dell’accusa. Anche l’avvocato Bongiorno dovrà preparare un atto d’appello, ripercorrere tutta la storia un’altra volta, trovare nuovi stimoli. Sullo sfondo di questa vicenda a quanto pare ci sono delle situazioni pregresse, una storia di abusi nella famiglia della madre, abusi su alcuni suoi familiari. Devastazioni precedenti che forse hanno potuto influire anche in maniera inconscia.
Fonte: Gazzetta del Sud
