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giovedì, Maggio 15, 2025
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Tagli statali e regionali, situazione drammatica a S.Teresa

Il 2011 sarà un anno difficile per l’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva che dovrà far quadrare i conti tenendo presente i tagli previsti dalla legge di stabilità che stabilisce riduzioni nei trasferimenti agli enti locali. Secondo uno studio della Cgil, il comune di Santa Teresa di Riva che nel 2010 ha avuto 1 milione e 327 mila euro, nel 2011 ne avrà 155 mila 578 in meno e nel 2012, 259 mila in meno. Le conseguenze si ripercuoteranno sulla quantità e la qualità dei servizi che dovranno essere assicurati. Mentre si parla tanto del rischio connesso al federalismo fiscale che ancora non è legge, il Governo è già intervenuto con una mannaia sui trasferimenti agli enti locali colpendo in maniera pesantissima quelli del mezzogiorno e scardinando quel principio di solidarietà nazionale che redistribuisce risorse ai territori più deboli. Questo significa che dal 2011 ai nostri comuni verranno a mancare importanti risorse per far funzionare la macchina e quasi tutti i sindaci hanno dichiarato che con questi tagli dovranno cancellare i servizi e aumentare imposte, tasse e tariffe locali”. A Santa Teresa di Riva i tagli statali incideranno in misura maggiore per via della penalizzazione per lo sforamento del patto di stabilità. Ma i tagli disposti in Finanziaria hanno avuto ripercussioni anche sulla Regione che dal canto suo nella Manovra d’estate ha disposto altre contrazioni ai trasferimenti ai comuni che per la provincia di Messina per il solo 2011 si traduce in una ulteriore perdita di 20milioni di euro. La proposta che arriva alle amministrazioni locali è l’avvio di una fase di confronto per evitare di far ricadere solo sulle fasce deboli della popolazione il peso dei tagli. Affinché non si scarichino sui servizi sociali e quindi sui più deboli; perché si riducano gli sprechi, si eliminino privilegi e clientele; per l’efficienza e l’efficacia delle pubbliche amministrazioni; per la qualità dei servizi pubblici; per migliorare il sistema delle tutele e le misure di sostegno a chi ha perso, lavoro e reddito; per sostenere la formazione dei giovani che non hanno mezzi e sostenere il sistema di istruzione pubblico a partire dal tempo pieno. E che soprattutto siano i comuni i primi a far emergere quella sacca di evasione che penalizza chi le tasse le paga. A cominciare dagli immobili fantasma già scovati dalla Agenzia delle Entrate e che sottraggono Ici alle casse comunali.

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