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giovedì, Maggio 15, 2025
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Francavilla, encomio del sindaco ai carabinieri della Compagnia di Taormina

Francavilla di Sicilia – Il sindaco Salvatore Nuciforo, ha accolto con sommo favore la notizia dell’arresto dei quattro giovani che, un paio di giorni prima del Natale, hanno causato la morte dell’anziana Rosaria Abate nel corso di una rapina perpetrata nottetempo nell’abitazione di Via Gorizia in cui la vittima viveva insieme alla sorella. «Anche se ci riserviamo di farlo ufficialmente e solennemente con un’apposita seduta straordinaria di Consiglio Comunale – dichiara il primo cittadino francavillese – sento di dover rivolgere un sentito encomio ai carabinieri della Compagnia di Taormina, guidata dal capitano Gianpaolo Greco, ed a quelli della Stazione di Francavilla di Sicilia, diretta dal comandante Giuseppe Gangemi, per aver tempestivamente assicurato alla giustizia gli autori di quest’orrendo crimine, che ha gettato una cupissima ombra sulla nostra comunità proprio nelle giornate di quella che dovrebbe essere la festa più bella dell’anno. “La professionalità dimostrata anche in tale frangente dai militari di stanza nel nostro territorio – prosegue Nuciforo – è la riprova che, contrariamente a quanto sia potuto sembrare in questi giorni seguendo certi servizi dei mass media, Francavilla di Sicilia non è affatto “terra di nessuno” né quello che si usa definire “Bronx”. E, per quanto ci riguarda, l’Amministrazione Comunale che ho l’onore di guidare si è sempre posta come priorità la sicurezza dei cittadini attraverso convenzioni con società di vigilanza e, soprattutto, con la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri nell’edificio dell’ex pretura di Via Don Nino Russotti, un’opera che presto sarà completata e che consentirà di ospitare quindici militari anziché le attuali quattro unità. “Grande è l’amarezza per l’esecrabile gesto che è costato la vita alla nostra anziana concittadina Rosaria Abate, ai cui familiari va tutta la mia solidarietà; e la condanna è ancora più ferma avendo appreso che i proventi di quest’azione delittuosa sono serviti ai criminali non certo per “sfamarsi”, bensì per acquistare… vestiti firmati e telefonini di nuovissima generazione! Ciò rende indispensabile ed urgente un capillare intervento educativo e culturale rivolto ai nostri giovani, affinché non cedano alle false e pericolose lusinghe del consumismo, ma si riapproprino dei veri valori, a cominciare da quello fondamentale, ossia il rispetto di ogni vita umana. Con l’arciprete Don Giuseppe Albano abbiamo, quindi, concordato di chiamare a raccolta tutte le associazioni e gli operatori socioculturali del paese per promuovere insieme a loro iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità e del corretto vivere».

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