Taormina – Dopo l’annunciata e prevedibile sostituzione degli assessori, che non costituisce sicuramente l’azzeramento che, su richiesta, il sindaco aveva promesso, con l’uscita (momentanea ?) di scena di Conti e Papale ed il subentro di Antonella Garipoli e Carmelo Valentino, la sorpresa è arrivata al momento dell’assegnazione delle deleghe. Il sindaco Passalacqua ha trattenuto per sé la viabilità, settore da sempre incandescente a Taormina e che in questo momento è ancora più difficile. Mentre, infatti, ancora non sono noti i tempi di consegna della Via Crocifisso, sono stati installati i pali che reggono le telecamere che il Comune ha noleggiato. I pali, brutti ed assolutamente inadeguati al paesaggio, dovrebbero servire fotografare quanti entrano nel centro ed in particolare nelle zone a traffico limitato. Più multe per tutti? Questo è il timore di moltissimi taorminesi, alle prese con una crisi turistica e commerciale che non riesce a finire. Valentino avrà numerose deleghe ma non quella prevista alla viabilità, ch non andrà neanche alla Garipoli cui saranno riservate tematiche sociali. Passalacqua si tiene la viabilità e nomina immediatamente un esperto, l’ex presidente del consiglio comunale Carmelo LaFace, vicino al PD, il quale lavorerà a titolo gratuito. La Face avrebbe preferito consultarsi prima con alcuni amici, ma il sindaco lo ha “spiazzato” dando immediatamente la comunicazione ufficiale. Il ruolo di La Face non è dei più semplici. Da un lato Taormina strutturalmente non si è adeguata alle attuali esigenze del traffico veicolare, dall’altro l’indisciplina continua a regnare sovrana in un Comune in cui i primi a trasgredire sono proprio i residenti soprattutto quelli che sono convinti di essere impunibili), troppo abituati a fare abusi in dispregio delle norme. Insomma dovrebbero arrivare nuove direttive, se non addirittura un nuovo piano del traffico, mentre nel centro storico ci sono già i segnali per una petizione al sindaco al fine di togliere (ancor prima che vengano messe in funzione) le telecamere e soprattutto i pali ch l sostengono. Dopo i paletti neri che hanno riempito la città e la sbarra in prossimità del Palazzo Corvaja, un’altra bruttura per un centro che richiederebbe maggiori tutele.


