Messina – L’ufficio stampa del Consorzio Autostrade Siciliane, dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha vietato gli aumenti tariffari sull’autostrada, ha diramato il seguente comunicato: “Con tre ordinanze, il TAR Lazio ha accolto i ricorsi presentati avverso il provvedimento che impone la maggiorazione tariffaria nella rete autostradale nazionale (art. 15 del D.L. 78/2010 e DPCM del 25 giugno 2010). Il CAS era interessato a tale provvedimento per la maggiorazione tariffaria imposta ai caselli di Buonfornello (Autostrada Messina Palermo) e di San Gregorio (Autostrada Messina Catania). Allo stato attuale il CAS non può modificare tale tariffe in assenza di esplicite autorizzazioni ANAS. Pertanto, fino a nuove disposizioni, nella Messina Palermo e nella Messina Catania continueranno ad essere applicati i costi dei pedaggi in vigore dall’1 luglio”.
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Non riteniamo corretto il comportamento del CAS, anche perché se l’Anas non autorizza, sebbene ci sia stata una sentenza del Tar, saranno applicate le maggiorazioni tariffarie ancora per mesi. Se fosse stato all’incontrario, invece, già da questa notte il Consorzio Autostradale avrebbe ritoccato le tariffe. Riteniamo tuttavia che si stia commettendo una truffa ai danni degli automobilisti che percorrono la Messina Catania e la Messina Palermo. Perché continuano a pagare tariffe maggiorate dal primo luglio, sebbene il Tar del Lazio lo abbia vietato. Per i giudici, infatti, “il pagamento deve assumere il carattere di corrispettivo per l’utilizzo di una infrastruttura e non quello di misura fiscale”. La Gazzetta Jonica