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venerdì, Maggio 2, 2025
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S.TERESA, NASCE L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL LICEO CLASSICO

Nei locali del Liceo Classico “ Enrico Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, il Preside prof. Rosario Calabrese, i docenti, gli alunni e l’intera comunità scolastica si sono riuniti per il tradizionale appuntamento durante il quale si attribuiscono i riconoscimenti agli studenti che nel corso dell’anno scolastico si sono distinti e hanno partecipato con merito ed entusiastico impegno alle molteplici attività organizzate dall’Istituto. In questa occasione ha fatto le sue ufficiali presentazioni l’Associazione Culturale “Amici del Liceo Classico”, costituita con protocollo di intesa notarile, che si ripropone di accogliere al suo interno ex alunni dello stesso Liceo con l’obiettivo di promuovere iniziative culturali in partnership con il Liceo Classico “E. Trimarchi”. Nel suo intervento introduttivo il Preside ha sottolineato come, in una società globalizzata scevra di rilevanti fatti culturali anche a causa della telematizzazione finanche degli aspetti più umani e portanti di una realtà sempre più evanescente, è fondamentale non smarrire la consapevolezza delle proprie responsabilità etiche e sociali. Esprime inoltre piena approvazione e plauso nei riguardi dei giovani fondatori associatisi, ricordando che la nostra scuola ha consegnato alla società persone, la cui levatura ha inciso profondamente in variegati campi professionali sino ad occupare ruoli significativi anche in seno alla odierna classe dirigente. La dottoressa Elisa Lo Giudice, l’avvocato Elio Interdonato, l’avvocato Fabio Orlando, il professore Donatello Pugliatti, Elisabetta Morabito, Alberto Rifatto, Sergio Puglisi, che formano il comitato direttivo della neonata Associazione Culturale, nell’illustrarne i fini, hanno, alla luce della loro personale esperienza, ulteriormente ribadito quanto sia stato determinante aver acquisito una formazione classica, capace di predisporre fattivamente la propria forma mentis ad una comprensione più profonda e prospettica della pluralità dei significati, al rarissimo gusto di “vedere dove gli altri non vedono”, nella strenua convinzione che la cultura fornisce un potere mobilissimo che sostanzia di fatto la crescita umana della gioventù, conferendole la possibilità di interagire attraverso la comunicazione, la quale si nutre in maniera capillare di contenuti desumibili dall’antichità classica, di cui siamo chiamati a raccogliere l’eredità e tutelarne la memoria.

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