Roccalumera – Al di là dei risultati maturati con l’audizione dei sindaci del comprensorio jonico presso la IV commissione della Provincia regionale di Messina, il problema degli alvei dei torrenti preoccupa sempre più. Il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, ricordando i tragici eventi di Scaletta e Giampilieri, avvenuti a causa di un nubifragio che ha ingrossato i due torrenti, ha invitato il prefetto di Messina, dott. Francesco Alecci, di aprire un tavolo di concertazione con l’on. Nanni Ricevuto presidente della provincia, l’ing. Gaetano Sciacca ingegnere capo del Genio Civile di Messina, l’ing. Pietro Lo Monaco dirigente regionale della Protezione civile, il capitano di vascello Nunzio Martello comandante della Capitaneria di Porto di Messina e il dott. Sergio Gelardi direttore generale dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. La proposta nasce dal fatto, come spiega Miasi, che “i mutamenti climatici, orami sempre più accentuati, hanno dato una accelerazione al dissesto idrogeologico, soprattutto nella nostra provincia”. Tutto questo, evidenzia il sindaco di Roccalumera, “aumenta il fenomeno delle frane e del conseguente trascinamento di imponenti quantità di materiale detritico, che va ad aumentare in modo abnorme il livello dei torrenti”. A tutto questo si aggiunge il restringimento degli arenili, a cominciare da Roccalumera, Furci e S.Teresa per finire a S.Alessio Siculo, dove la spiaggia è scomparsa del tutto. Quale soluzione prospetta il sindaco di Roccalumerta ? Svuotare gli alvei dei torrenti e impinguare le spiagge. Ma sino a questo momento ciò non è stato possibile perché tra i vari Enti preposti non c’è stata sinergia, collaborazione, unità di vedute. La lettera inviata dall’avv. Miasi al Prefetto di Messina evidenzia proprio questo: “ritengo che la sinergia tra gli Enti sia il modo migliore per affrontare il problema avviandolo a soluzione”. L’invito è che il Prefetto Alecci apra, e presieda, un tavolo di concertazione con i rappresentanti della Provincia, del Genio Civile, della Capitaneria di Porto, della Protezione civile e dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, perché tutti insieme possano decidere una soluzione congiunta. E cioè svuotare gli alvei dei torrenti, stracolmi di terra, e col materiale detritico procedere al ripascimento degli arenili. Comunque è importante spalare la tanta terra che c’è nei torrenti, perché un eventuale nubifragio potrebbe far rivivere a Furci, Roccalumera, Nizza e S.Teresa i tragici eventi di Scaletta e Giampilieri.