Roccalumera – “Ci vuole non meno di un milione di euro per rifare mettere in sicurezza i quattro chilometri del lungomare di Roccalumera”. Lo ha dichiarato il sindaco avv. Gianni Miasi, alla luce dei danni causati dalle recenti mareggiate, non ultima quella di avantieri, che ha flagellato la costa e scorticato buona parte del manto stradale. “Perché il problema, ha detto ancora il primo cittadino, non è quello di rifare il manto bituminoso ma di levigare e uniformare tutta la base cementizia, costellata da buche e avvallamenti”. Per combattere questa emergenza, da ieri dodici Bobcat e due pale meccaniche sono al lavoro per spalare le montagne di sabbia riversate sul lungomare, che resta chiuso alla circolazione. Per procurarsi i finanziamenti necessari alla definitiva sistemazione del lungomare, il sindaco ha fatto capire di ricorrere ai fondi Por, contributi europei, e spera così di risolvere il problema. Una cosa è certa, in queste condizioni il lungomare non è in sicurezza e qualche automobilista rischia di finire in una delle tante buche killer, disseminate lungo i quattro chilometri della strada marina. Furci Siculo – Anche in questo comune la situazione è molto delicata. Il lungomare da avantieri è chiuso alla viabilità e non potrà essere riaperto alla circolazione se non prima saranno rattoppate le buche e sistemato il manto bituminoso, in parte divelto dalla furia delle onde impetuose. E per fare questi lavori bisogna impegnare subito una certa somma, che non sempre i comuni hanno a disposizione. Da qui le proteste dei sindaci. In verità ogni qualvolta si verifica una mareggiate ed i marosi scavalcano tutto l’arenile per aggredire la strada del lungomare, si contano danni ingenti. A parte quelli alle strutture (pali della luce, sedili, verde pubblico, cabine telefoniche, fioriere e aiuole), le onde violente scaricano quintali di sabbia sul lungomare. E per riportare alla normalità la strada marina occorrono operai, tecnici, camion, pale meccaniche , Bobcat ed altro, con dispendio di grosse somme di denaro. Nell’inverno bastano tre, quattro mareggiate di questo spessore per mettere in ginocchio uno dei tanti comuni rivieraschi, a cominciando proprio da Furci e Roccalumera per finire poi a S.Alessio Siculo, uno dei pochi comuni del comprensorio jonico a cui il mare non ha fatto mai sconti. Per quanto riguarda la cronaca, in serata sono stati aperti alla circolazione il lungomare di Furci Siculo e quello di Roccalumera.