Furci Siculo – “Questi debiti fuori bilancio si possono pagare solo attraverso dismissioni del patrimonio comunale”. E’ questa una delle dichiarazioni fatte dal vicesindaco di Furci, nonché assessore al bilancio e alle finanze, Ciccino Di Bella. Durante l’intervista concessa al nostro giornale, è stato attenzionato uno degli aspetti cruciali del piccolo comune: la situazione economica. Con tono incalzante il vicesindaco esordisce: “bisogna descrivere la situazione economica del comune, quella che noi abbiamo trovato al momento dell’insediamento e che nel corso di questi mesi abbiamo potuto analizzare con attenzione. La prima questione è quella relativa ai cosiddetti debiti fuori bilancio; debiti che sono stati contratti perché gli atti deliberativi messi in atto dalla precedente amministrazione o erano senza copertura finanziaria o non sono stati fatti da parte dell’amministrazione. L’ordine di grandezza di questi debiti fuori bilancio è di circa un milione di euro”
– Come si posso saldare questi debiti fuori bilancio?
“Solo attraverso dismissioni del patrimonio comunale. Intendo inoltre descrivere un’altra situazione che io definisco debiti di bilancio. Noi abbiamo deliberato il bilancio di previsione per l’anno in corso e abbiamo incontrato grosse difficoltà per la formazione di bilancio perché cerchiamo di fare un bilancio che abbia riscontri realistici soprattutto per quanto riguarda le entrate. Quello che noi abbiamo approvato per quanto riguarda le entrate è un bilancio che facciamo sulla base di riscontri oggettivi. Per esempio abbiamo aumentato la Tarsu del 20% rispetto a quella dell’anno precedente questo perché non si riusciva a coprire le spese indispensabili per il personale e per i servizi indispensabili. Trattandosi di bilancio di previsione noi avremmo potuto prevedere in entrata una somma qualsiasi senza riscontri concreti, senza realismo per cui alla fine dell’esercizio finanziario ci saremmo trovati ad avere dei residui attivi, delle somme previste in bilancio ma che non si sono incassate nel corso dell’esercizio e che quasi certamente non si sarebbero poi incassate nel corso degli anni successive. Siccome questa operazione, cioè bilancio non attendibile con previsioni di entrata sovrastimate si è ripetuta nel corso dei cinque anni precedenti, noi ci troviamo ad avere una massa di residui attivi che si riferiscono alla parte corrente e che rappresenta questi crediti che l’amministrazione comunale ha nei confronti dei cittadini, delle imprese. Questa parte di introito per l’amministrazione molto probabilmente si verificherà in misura ridotta e in questo momento non riesco a quantificare esattamente ma dai dati indicativi che ho è una quantità enorme che deve essere radiata dal bilancio comunale. Questa operazione deve essere fatta prima della approvazione del rendiconto 2008; il riaccertamento di questi residui attivi che si sono accumulati nel corso di dieci anni e che hanno avuto una impennata nel corso degli ultimi cinque anni, devono essere rivisitati cioè si deve sapere se esistono veramente oppure sono somme scritte in bilancio e che poi non saranno mai incassate e quindi rappresentano un debito di bilancio”
– Siete un’amministrazione attiva. L’aspetto economico, però, nonostante il volontariato e la buona volontà, è basilare per la gestione di un ente. Come farete?
“Tutte le voci di spesa sono state ridotte all’essenziale. Questa è la precondizione per mettere l’amministrazione comunale di Furci nella condizione di poter intraprendere nel corso dei prossimi anni, dopo una riorganizzazione economica e burocratica, un reale percorso di crescita”
– Il comune rischia il dissesto?
“Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio. Il nostro impegno è di evitarlo questo dissesto; esso porterebbe a una grossa riduzione del personale precario del comune che è in numero considerevole e che non possiamo mettere sulla strada”.