Furci Siculo –Tenere alta la guardia ed impedire che la mafia si possa diffondere tra le istituzioni, tra i giovani. Ma non confondere la mafia con la delinquenza comune. E’ stato questo il pensiero di Dario Montana, fratello del commissario Beppe Montana vittima della mafia e testimonial alla manifestazione “Progetto Legalità” organizzata dagli istituti comprensivi di Scaletta Zanclea, Nizza di Sicilia, Roccalumera e Furci Siculo nei locali del Centro diurno. Oltre al dott. Montana hanno preso parte all’incontro dibattito il magistrato Marcello Minasi, sostituto procuratore generale a Messina, il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi, il primo cittadino di Furci dott. Bruno Parisi, il maresciallo Paolino Fragale della stazione carabinieri di S.Teresa e i dirigenti scolastici Annabella Sgroi (Furci), Vera Munafò (Scaletta), Laura Fleres (Nizza di Sicilia) ed Enza Intedronato (Roccalumera). La manifestazione ha avuto due momenti importanti. Il primo basato sui lavori svolti dagli alunni delle scuole elementari e medie del comprensorio jonico, aventi come obiettivo la legalità: nelle scuole, sul territorio, nelle istituzioni. Alcune scenette hanno avuto come riferimento Ignazio Buttitta (accuso i politici), Peppino Impastato e “com’è dura la legalità”. Quest’ultima è stata realizzata con il contributo di Cristina Foti e Carlo Barbera. Poi il dibattito, “per non dimenticare”, con interventi di Dario Montana e Marcello Minasi. Quest’ultimo ha esortato le istituzioni alla massima vigilanza, perché nelle istituzioni che non funzionano a dovere lì attecchisce la mafia. Hanno relazionato pure il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi, di Furci dott. Bruno Parisi e il maresciallo Fragale. Ha coordinato i lavori il dirigente scolastico Annabella Sgroi, in collaborazione con Laura Fleres e Vera Munafò. (nella foto: Laura Fleres, Gianni Miasi, Dario Montana, Bruno Parisi e Marcello Minasi)