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sabato, Luglio 12, 2025
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FURCI, 35 IMPIEGATI COMUNALI SI RIBELLANO

Furci Siculo – Trentacinque dipendenti comunali, impiegati a tempo indeterminato, determinato e L.S.U. hanno inoltrato alla Procura della Repubblica di Messina una richiesta di “revoca delle determinazioni dirigenziali, Registro Generale n. 465, 466, 467, 468 e 469 del 9 dicembre 2009, e dei relativi bandi per copertura posti per selezione in progressione verticale, per presunte irregolarità”. L’esposto denuncia è maturato a seguito di alcune iniziative dell’amministrazione Parisi, che potrebbero “anche palesare un abuso di potere e disparità di trattamento, si legge nel documento, tra tutti i dipendenti a tempo indeterminato”. Tutto questo perché, secondi i 35 firmatari, “è stato completamente ignorato che una percentuale dei posti va indetta per selezione pubblica” ed inoltre per “la mancata richiesta di specifici profili, di titoli di preferenza per partecipare a tali selezioni”. Nel documento si precisa pure che le determinazioni di nomina per “Responsabile di servizio e del procedimento, fanno già individuare i pochi dipendenti che possono partecipare alle selezioni”. Infine, si legge nell’esposto, “i provvedimenti sono sprovvisti di copertura finanziaria e pertanto da ritenersi nulli”. La denuncia, racchiusa in 45 righe dattiloscritte, mette in evidenza una netta lacerazione tra l’amministrazione del sindaco Bruno Parisi ed un terzo degli impiegati. A parte le lamentele, le denunce e l’aria pesante che si respira al comune, l’unica nota dolente dovrebbe essere rappresentata dalla mancata copertura finanziaria, che sarebbe stata colmata, come ha fatto capire il primo cittadino, col bilancio del 2010. L’esposto denuncia è stato indirizzato anche al responsabile dell’Area amministrativa e istituzionale del comune, al commissario straordinario Daniela Leonelli, al revisore dei conti, alla Corte dei Conti di Palermo e al Ministero della Funzione Pubblica, Roma. A Furci, dopo l’azzeramento del consiglio comunale, a tenere le fila del comune sono il sindaco Parisi, i cinque assessori e il commissario ad acata Leonelli, che rappresenta i quindici consiglieri, spediti a casa per non aver approvato entro il 30 settembre scorso il bilancio di previsione 2009.

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