L’ospedale Piemonte chiude? Questo è l’interrogativo che circola tra i messinesi e negli ambienti politici regionali dopo che i media hanno posto l’attenzione sulla presunta inadeguatezza della struttura ospedaliera ad affrontare un’emergenza in caso di terremoto. Il sisma che ha sconvolto e devastato l’Abruzzo lo scorso mese ha obbligato gli addetti ai lavori a uno screening nelle zone sismiche degli edifici più a rischio sicurezza. E l’ospedale Piemonte figura ai vertici della graduatoria delle strutture con bollino rosso. La questione non ha lasciato indifferenti i palazzi della politica. Oggi è intervenuto il vicepresidente dell’Ars, Santi Formica, secondo cui appare “del tutto immotivata” l’ipotesi ventilata di chiudere il presidio ospedaliero “per presunti rischi di sicurezza sismica’. Per Formica anzi “la struttura, forse più di altre, si presenta meglio garantita dato il suo sviluppo orizzontale a una sola elevazione e in cemento armato”, ritenendo inoltre “impensabile privare Messina dell’unico ospedale in centro di cui è dotata”.
Nei giorni scorsi la Cisl Medici di Messina aveva lanciato un appello alla Giunta Regionale per stanziare “immediatamente i fondi necessari” alla sua ristrutturazione, tentando di scongiurare “il rischio della chiusura totale” perché, spiega, sarebbe una grave perdita considerando la sua posizione strategica “al centro della città e in vicinanza di un importante collegamento viario autostradale”.
L’OSPEDALE PIEMONTE CHIUDE ?
